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Laura Maresca - Psicologa Roma

I Disturbi Specifici dell'Apprendimento

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento – DSA

Il mio interesse per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (o anche DSA) è nato lavorando nelle scuole primarie e secondarie (https://www.marescalaura.it/about-laura-maresca/) in quanto, negli ultimi anni, il numero di alunni che presentano problemi dell’apprendimento o disturbi specifici dell’apprendimento è considerevolmente aumentato. Cornoldi (2017) stima che circa un bambino su cinque incontra durante la sua carriera scolastica una difficoltà di apprendimento.

Questo dato è molto importante in quanto mi sono resa conto “sul campo” di quanto un problema dell’apprendimento (soprattutto se non tempestivamente riconosciuto) influenza non solo le attività scolastiche ma specialmente il piano emotivo del bambino che proverà un senso di inadeguatezza e disagio, spesso accompagnata dalla compromissione dell’autostima.

Cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono costituiti da significative difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità di ascolto, di espressione orale, di lettura, di ragionamento e di calcolo matematico, le quali presumibilmente sono dovute a disfunzioni del sistema nervoso centrale che possono mantenersi per tutta la vita.
I DSA sono definiti disturbi e non difficoltà in quanto derivanti da fattori disfunzionali intrinsechi al sistema cognitivo, non modificabili né curabili, che tuttavia possono variare a seconda dell’estensione della disfunzione, del dominio interessato a livello neurologico e come conseguenza degli interventi educativi attivati nel corso del tempo. Sono specifici in quanto il disturbo interessa un dominio circoscritto del funzionamento cognitivo senza compromettere le restanti abilità. I DSA non hanno origine in una patologia ma in una diversa modalità di sviluppo neuronale che limita alcune abilità cognitive.
È evidente che influiscono in maniera importante sulle attività scolastiche dei bambini, ma anche sulla loro percezione di autoefficacia e sulla loro autostima.

Come riconoscere a scuola un bambino con DSA?

Durante il percorso scolastico i bambini con DSA incontrano varie difficoltà. Spesso proprio con l’ingresso alla scuola primaria queste difficoltà iniziano ad emergere, in quanto si passa dalle attività maggiormente creative e manuali della scuola dell’infanzia, alle attività quasi totalmente didattiche della scuola primaria. Proprio perché durante il primo anno della scuola primaria si iniziano ad evidenziare delle difficoltà sarebbe importante che tutti i docenti fossero istruiti a riconoscere quelle caratteristiche che potrebbero far pensare a un disturbo dell’apprendimento. Ricordiamo comunque che prima della seconda classe della primaria non è consigliabile fare una diagnosi; a volte i bambini hanno solo bisogno di un po’ di tempo in più per crescere! Ma soprattutto, è essenziale sapere e ricordare che i bambini con DSA non mancano di capacità cognitive e soprattutto non sono bambini svogliati, semplicemente funzionano in modo diverso e bisogna adeguarsi alle loro modalità di apprendimento. Anzi, ricordatevi che di solito sono bambini molto creativi e con grandi qualità!

Vediamo quali sono le caratteristiche che si possono incontrare nei bambini con DSA.
Spesso presentano problemi con la memoria a breve termine, soprattutto nei casi di informazioni strutturate in sequenza, mentre, generalmente, hanno un’eccellente memoria a lungo termine. Hanno molte difficoltà motorie fini, appaiono non coordinati e goffi nei movimenti. Hanno notevoli difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione; durante le prove orali, nelle materie preventivamente studiate a casa, solitamente non hanno alcuna difficoltà, ma ottengono scarsi risultati nelle prove scritte. Nelle rielaborazioni spontanee hanno notevoli difficoltà nello strutturare un discorso che abbia un senso e la giusta successione dei tempi. La lettura può apparire molto lenta e/o molto scorretta, oppure senza una buona comprensione. Sono lenti a scrivere, in modo particolare quando devono copiare dalla lavagna, commettono errori, saltano parole e righe, non utilizzano armoniosamente lo spazio del foglio. Possono avere difficoltà a memorizzare termini difficili e specifici delle varie discipline, a ricordare gli elementi geografici o a collocare in modo corretto l’ordine temporale degli eventi storici.
Il loro lessico spesso è povero, possono avere difficoltà nell’espressione verbale del pensiero. Tutti i bambini con DSA hanno difficoltà nell’apprendere le lingue straniere e in particolare nella loro espressione scritta. Spesso è presente una difficoltà a fare i calcoli in automatico, a eseguire numerazioni regressive e le procedure delle operazioni aritmetiche.

Quali sono i criteri diagnostici

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali V (DSM-V, 2015) i Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono caratterizzati dalla persistente difficoltà di apprendimento delle abilità scolastiche per almeno 6 mesi tra lettura delle parole lenta o imprecisa e faticosa, difficoltà nella comprensione del significato di ciò che viene letto, difficoltà nello spelling, difficoltà con l’espressione scritta, difficoltà nel padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici o il calcolo, difficoltà nel ragionamento matematico.

Il principale criterio per la diagnosi è quello della discrepanza tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata all’età cronologica). Per questo è difficile fare una diagnosi: i DSA sono disturbi invisibili se non si osservano le aree specifiche di competenza. La complessità di questi disturbi comporta quindi la necessità di non basarsi solo sui risultati dei test somministrati ma anche su un percorso di valutazione e diagnosi più complesso che tenga conto della storia evolutiva e scolastica del bambino, della possibile familiarità con questi disturbi e degli interventi educativi precedenti.

Conclusioni

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento, in una società come quella moderna, fortemente permeata dalla presenza della scrittura e della lettura e, peggio ancora, che spinge i bambini a eccellere sempre e a competere (o meglio confrontarsi) costantemente con i loro pari, i DSA sono disturbi che incidono fortemente sulla vita scolastica e relazione del bambino, oltre che avere un forte impatto sulla sua autostima e sul senso di autoefficacia.

Il rischio è che una diversa modalità di apprendimento che dovrebbe essere accolta possa diventare una disabilità, non tanto rispetto alle capacità, ma rispetto al modo di percepirsi del bambino e delle persone intorno a lui.  Per questo comprendere cosa è un DSA e come funziona quello specifico bambino è importante, perché permette di attivare gli interventi necessari evitando al bambino inutili e negative frustrazioni e quindi allontanando il rischio che la scuola venga vissuta negativamente.

Nel prossimo articolo(https://www.marescalaura.it/disturbi-specifici-dellapprendimento-implicazioni-socio-emotive/) tratterò di un altro aspetto importante dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento: le implicazioni socio-emotive.

Bibliografia suggerita:

Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Quinta Edizione. A cura di Biondi M. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.
Baldini L., Psicologia Pediatrica. Piccin, 2009.
Cornoldi C., Le difficoltà di apprendimento a scuola. Il Mulino, Bologna, 2017.
Guidetti, V., Fondamenti di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Il Mulino, Bologna, 2005.

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