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Laura Maresca - Psicologa Roma

le fasi della relazione di coppia

Le fasi della relazione di coppia: l’amore è eterno…finchè dura?

Esistono diverse fasi in una relazione di coppia che normalmente vengono attraversate nonostante le peculiarità di ogni unione. Ovviamente ogni persona si innamora con tempi e modalità diverse e l’evoluzione di una relazione dipende da molti fattori, quali ad esempio lo stile di attaccamento infantile o il momento in cui si istaura la relazione.

Quante combinazioni sono possibili per formare una coppia? Infinite. Ma anche se ogni coppia è unica, il legame di coppia è un processo nel quale si susseguono delle fasi comuni. Parlare di fasi nella formazione del legame di coppia non significa che ognuno attraversi tutte le fasi nello stesso modo, ma che ogni fase sarà attraversata diversamente in base alla personalità dei partner.

Ed esattamente come sono infinite le combinazioni di una coppia, altrettanto infinite possono essere le modalità di reagire alla fine di una relazione.

Parto dal presupposto che l’amore romantico finisce. Ma la disarmonia e il conflitto sono una fase evolutiva della vita di coppia, in quanto la coppia, come ogni organismo vivente, nasce, cresce, si sviluppa, matura. Ma se si superano la disarmonia e il conflitto, se si lavora per far funzionare la relazione di coppia, quello che ci aspetta dall’altra parte è qualcosa di magnifico!

Vediamo adesso come si sviluppano le fasi della relazione di coppia:

  • 1. La scelta del partner

Tanti possono essere i motivi nascosti dietro la scelta del partner.
Ci possono essere motivi utilitaristici (fino a non molti anni fa i matrimoni venivano organizzati per motivi economici), oppure per pressione sociale o ancora per scelta dei genitori (come ancora accade in altre culture).

Nella nostra cultura normalmente la scelta è il risultato della ricerca di soddisfacimento dei propri bisogni personali e dell’unione del mandato familiare. Più la persona percepisce pressante il mandato familiare tanto più la scelta sarà in base ai criteri dettati dalla famiglia. Tanto più l’individuo è differenziato rispetto alla famiglia, tanto più la scelta sarà libera e avverrà in base ai propri bisogni personali.

Le persone si sentono attratte da chi è simile a loro, da chi si dimostra sensibile, ottimista, fisicamente attraente. La costruzione di un legame inizia con il desiderio di vicinanza e con l’interesse sessuale ma man mano

  • 2. Inizio della storia

“L’amore è eterno”, “l’amore è cieco”sono solo due delle tante espressioni che descrivono una sorta di offuscamento improvviso che non permette di vedere l’altro o meglio di non scindere la vera immagine dell’altro da quella creata nella nostra fantasia. Ed è proprio questo offuscamento la caratteristica principale del primo periodo di una relazione: l’attrazione e il flirting sono le caratteristiche principali dei primi momenti trascorsi insieme.

I comportamenti del flirtare sono universali: sorridere, mantenere il contatto visivo, parlare animatamente, gesticolare in maniera eccessiva. In questa fase, l’eccitamento e l’arousal sono alti e sono dovuti all’attivazione del sistema di accoppiamento, ma le persone sono attratte anche da tutte le componenti rilevanti dell’attaccamento come il calore, la sensibilità e il piacere reciproco.

Quando due persone si incontrano il loro rapporto non parte da zero, ciascuno porta con sé il suo sistema di credenze e di aspettative, che si è sviluppato a partire dalle esperienze nella famiglia di origine ma anche dalle precedenti relazioni; ovviamente il tutto è immerso in una specifica comunità. Ogni coppia stipula due patti:

  • Il patto dichiarato o esplicito che è l’insieme delle promesse che la coppia si scambia in maniera esplicita, cosciente;

  • Il patto implicito rappresenta l’aspetto inconsapevole nella scelta del partner, ciò che ognuno proietta sull’altro. Viene stipulato in base ai propri bisogni, alle speranze, alle difese che ciascuno ha sviluppato nel corso della propria storia.

In questa fase dell’idealizzazione le somiglianze vengono amplificate mentre le differenze minimizzate. Spesso la coppia si isola dal mondo, vive intensamente le passioni in comune, si cerca di condividere con l’altro le proprie passioni.

È una fase che dura pochi mesi, oltre questo periodo la fusione diventa dipendenza e angoscia di abbandono, la coppia diventa simbiotica.

L’ostacolo principale di questa frase è rappresentato dal “tutto andrà sempre bene senza che ci sia bisogno di impegnarsi”. È una illusione, la più pericolosa delle illusioni!

  • 3. L’innamoramento

Appena i partner passano dall’attrazione all’innamoramento la relazione diventa più sdolcinata e più intima. Rimangono predominanti gli stati psicologici e fisici presenti nell’infatuazione, ma contemporaneamente aumentano i comportamenti con effetto calmate. Questo periodo è caratterizzato dalla ricerca del contatto fisico, si ha voglia di abbracci, di stare vicini, non solo di sesso ma di contatto, baci e carezze.

In questa fase si condividono più informazioni personali come test dell’impegno e della credibilità futura ma anche come offerta di accoglimento e cura. Si parla del proprio passato, dei momenti di vita dolorosi, si cerca di capire se l’altro può funzionare da rifugio emotivo. I partner iniziano a funzionare come risorsa reciproca di supporto emozionale e come rifugio sicuro, questo implica che il partner è preferito come fonte di conforto e di riduzione dell’ansia. È una fase nella quale è possibile svelare le proprie vulnerabilità, sempre che si sia in grado di correre il rischio di farlo, di mostrare le proprie debolezze, di avere il coraggio di mostrarsi veramente. Ma questo passaggio serve per iniziare a prendersi cura di sé e della relazione.

Le illusioni della fase precedente iniziano a scomparire. Le somiglianze iniziano a lasciare il posto alle differenze, ai difetti dell’altro. Si inizia a fare i conti con il fatto che i sogni non si realizzano così facilmente.

Alcune persone non accettano che l’illusione iniziale finisca, così se la prendono con il partner, lo incolpano di qualsiasi cosa e cercano una nuova persona con cui rivivere l’illusione. Altre persone, quelle più mature, più differenziate, riescono invece a passare alla fase successiva.

  • 4. L’amore

In base a come si sono vissute le fasi precedenti, a qual è il nostro stile di attaccamento si arriva a questa fase, la più delicata: la fase della differenziazione, una fase di tipo esplorativo-affettivo.

Adesso le persone si sono messe in gioco con tutte le loro differenze che non possono essere più ignorate, si toglie la maschera dell’idealizzazione e si inizia a vedere l’altro per chi è realmente, con la sua personalità, le sue debolezze, le sue ferite, le sue problematiche. I partner si iniziano a vedere reciprocamente e ad accettare i difetti dell’altro ma anche i propri. Di fronte alla costatazione delle differenze molti lasciano stare, mollano per mancanza di voglia di impegnarsi. Chi invece resiste vuol dire che ha trovato il modo di venirsi incontro, che è l’ingrediente principale di una relazione stabile e duratura.

In questa fase diminuisce la frequenza dell’attività sessuale ma cresce l’importanza del supporto emozionale e dell’accudimento.I partner in questa fase funzionano come risorsa emotiva per l’altro, sono associati alla sensazione di riduzione dello stress e con la sensazione di tranquillità. Diventano l’uno fonte di arricchimento per l’altro, imparano a resistere alle frustrazioni, fanno pace con il fatto che l’altro non può colmare tutti i propri bisogni affettivi. Di conseguenza si torna a cercare gli amici e i familiari, trascurati nelle fasi precedenti. Ciascuno riscopre i propri interessi e le proprie attività quotidiane al di fuori della coppia.
Questo passaggio richiede tanta maturità, la capacità di mettersi in discussione e soprattutto richiede impegno.È proprio l’impegno l’ingrediente principale.

  • 5. Vita insieme…

A questo punto, se tutto ha funzionato, sotto la superficie giace una profonda interdipendenza emozionale. Il partner è diventato una base sicura da cui partire per esplorare il mondo e reindirizzare le proprie energie all’esterno. Il legame a questo punto diventa finalizzato al mantenimento e alla regolazione della vicinanza psichica. Il desiderio e l’eccitazione sessuale lasciano il posto al coinvolgimento profondo, la sessualità acquisisce un significato più profondo, diminuisce il bisogno di contatto fisico, ma il legame è in realtà molto profondo e basato sulla fiducia.

La simbiosi che ha caratterizzato le prime fasi è scomparsa, si rispetta lo spazio dell’altro, ci si fida, si rispetta l’altro per chi è. Si può iniziare a lasciare il proprio porto sicuro e iniziare a mettersi in gioco all’esterno della coppia, per esempio sul lavoro. Si inizia a pensare che il partner è la persona con cui dividere la propria vita, costruire qualcosa, come il vivere insieme e avere dei figli.

La relazione è fatta di alti e bassi, di crisi, di conflitti, ma proprio quest’ultimi se sono accompagnati dalla volontà e dalla motivazione fanno crescere e rinforzano il legame di coppia.

Quindi l’amore, se lo si vuole, se ci si impegna, se si dedica alla relazione la giusta attenzione e manutenzione (come dice la Telfner) può essere eterno!

  • 6. …o fine della relazione?

Ma se tutto ciò non accade? Cosa succede quando si rompe la magia?
Se qualcosa in queste fasi non ha funzionato la relazione finisce.

La separazione può essere una possibilità, una possibilità di addentrarsi nel proprio mondo relazionale, un modo per ragionare sui propri meccanismi di appartenenza e di distacco, sulle proprie convinzioni su di sé e sugli altri.

Ma di questo parleremo in un altro articolo!

Se vuoi leggere altri miei articoli sul tema dell’amore e delle relazioni di coppia:

Bibliografia

  • Ainsworth, M. D., (1995) “Attaccamenti ed altri legami affettivi nel ciclo di vita”. In Parkers, Stevenson-Hinde, Marris (a cura di), “L’attaccamento nel ciclo di vita” (pp. 29-48). Roma: Il Pensiero Scientifico Editore.
  • Angelo, C., (1999) “La scelta del partner”. In Andolfi, M. (a cura di), “La crisi della coppia. Una prospettiva sistemico relazionale” (pp. 23-40). Milano: Raffaello Cortina Editore.
  • Attili, G., (2005) Attaccamento e amore. Cosa si nasconde dietro la scelta del partner? Bologna: il Mulino.
  • Attili, G., (2007) “Attaccamento e costruzione evoluzionistica della mente. Normalità, patologia, terapia”. Milano: Raffaello Cortina Editore.
  • Carli, L., (1995) (a cura di) “Attaccamento e rapporto di coppia”. Milano: Raffaello Cortina Editore.
  • Castellano, R., Vellati, P., Zavattini, G. C., (2010) “Cosa ci fa restare insieme?”. Bologna: Il Mulino.
  • Telfner, U. “La manutenzione dell’amore”, 2015, ed. Castelvecchi

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