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Laura Maresca - Psicologa Roma

affrontare e accogliere le emozioni dopo il coronavirus

Affrontare e accogliere le emozioni dopo il Coronavirus

Con l’inizio del nuovo anno è entrato nelle nostre vite questo piccolo virus, il Covid-19, che ha modificato e a volte sconvolto le nostre vite: dapprima sembrava qualcosa di così lontano “è qualcosa che sta succedendo in Cina, non mi riguarda”, poi un evento che i media avevano ingigantito “ma alla fine è come un’influenza, tutte queste storie per una percentuale di morti così bassa”; infine, è entrato prepotentemente nelle vite di ognuno di noi e all’improvviso tutti siamo stati costretti a modificare la nostra vita e a riorganizzare la nostra quotidianità.

Ogni persona ha vissuto questo periodo diversamente in quanto le condizioni di vita di ognuno sono diverse. Qualcuno purtroppo ha perso il lavoro, altri si sono trovati in difficoltà economiche, c’è chi ha vissuto in piccole case con più bambini sperimentando la didattica a distanza, chi ha trasformato il tavolo della cucina nella scrivania per lo smart working, chi aveva la fortuna del giardino, chi almeno un balcone, chi ha dovuto combattere con lo spettro della solitudine, chi invece un “sovraffollamento” in casa, chi ha avuto tempo per dedicarsi a pizze e torte, chi ha continuato a lavorare in pessime condizioni, ecc…

LE EMOZIONI TRA FASE 1 E FASE 2

Sicuramente la sfida più difficile che tutti abbiamo affrontato nella fase iniziale è stata l’isolamento. Le emozioni in questo periodo sono state tante, a volte contrastanti, spesso difficili da gestire: l’ansia e la paura, le preoccupazioni, sono diventate “amiche” quotidiane.

Nonostante questo terreno comune alcuni sono usciti da questo periodo con maggiori consapevolezze, altri invece sono rimasti schiacciati da tutte queste emozioni. Qual è la discriminante? Sicuramente la capacità personale di far fronte ad eventi traumatici in maniera positiva, riorganizzando la propria vita, modificando aspetti più o meno importanti di sé stessi per uscirne trasformati positivamente e più forti di prima. Tutto ciò è stato possibile se oltre all’ansia e alla preoccupazione si ha avuto la capacità (e oserei dire il coraggio) di guardarsi dentro, confrontarsi con sé stessi e comprendersi meglio. Purtroppo, qualcuno si è trovato di fronte uno sconosciuto e la miriade di emozioni provate hanno preso il sopravvento.Un altro aspetto che ha aiutato a non farsi sommergere dalle emozioni negative è stato il riuscire a rimanere informati ma prendendo le informazioni da fonti affidabili e sicure, senza esporsi a informazioni contradditorie e preoccupanti (http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228).

Adesso, con la Fase 2, è iniziata una nuova sfida, ripartire imparando a convivere con il virus: un parziale ritorno alla vita, ma ad una vita differente da quella che abbiamo lasciato con il lockdown. Di nuovo, ci viene chiesto di adattarci nuovamente, non più all’isolamento ma alla convivenza con il virus. Di nuovo, si affacciano nuove emozioni in noi: la felicità per la ripresa, la paura per la possibilità ancora molto concreta di ammalarsi, l’ansia per il riavvio di molte attività, la frustrazione per non poterne svolgere altre. In molti potrebbero anche essere spaventati dal tornare alle attività precedenti, avendo trovato in questo periodo un nuovo equilibrio, magari avendo riscoperto vecchi hobby, oppure passioni e interessi.

Tutte queste emozioni, a volte molto contrastanti, possono causare stress e frustrazioni. Il rischio è che l’ansia invece di essere un’emozione passeggera diventi costante e sgradevole, uno stato di allerta continuo che fa sentire sempre a rischio e minacciati.

Ancor di più adesso è importante accogliere tutte queste emozioni: alcune di esse sono normali e in questo momento fanno parte della vita di molti. Forse, altre hanno preso il sopravvento ed è importante riconoscerle e capire come accoglierle, dargli un significato e se necessario chiedere aiuto per affrontarle.

Vediamo insieme alcuni consigli per ricominciare dopo il lockdown e fronteggiare le difficoltà del momento…

2 CONSIGLI IMPORTANTI PER RICOMINCIARE

  • 1. Mantenere le buone abitudini

Per molti il tempo sospeso di questi mesi, lo stop lavorativo o il rallentamento dei ritmi lavorativi, l’impossibilità di fare attività all’esterno e quindi la conseguente necessità di guardarsi dentro, ha portato a riscoprire vecchie passioni o a coltivare nuove abitudini: leggere un libro, cucinare nuove ricette, fare sport, prendersi cura di sé stessi e dei propri familiari, trascorrere più tempo con i figli e fare delle attività con loro, ecc…

Abbiamo scoperto che tutte queste attività sono utili al nostro benessere, ci fanno sentire meglio, permettono di scaricare lo stress.

Allora, manteniamo le buone abitudini che abbiamo intrapreso in questo periodo, continuiamo a cucinare, ballare, cantare, giocare. Farà molto bene a noi e alle persone che ci stanno vicine.

  • 2. Essere consapevoli e accogliere le emozioni

In tutti questi mesi le emozioni e le relative reazioni possono essere state tante e a volte anche molto contrastanti.

Chi in questo periodo è riuscito a entrare in contatto con le proprie emozioni e ad accoglierle ha affrontato meglio le difficoltà e lo stress. Entrare in contatto con le proprie emozioni, anche se spiacevoli, senza allontanarle ma senza neanche esserne sopraffatti, permette di riconoscere l’emozioni provata, contestualizzarla alla situazione, darle un senso e lasciarla andare. Tutti questi passaggi permettono di abbassare il livello di intensità dell’emozione e di conseguenze permette di non reagire impulsivamente ma di mantenere il controllo.

In questo periodo è possibile che si siano sperimentati sentimenti di panico o ansia generalizzata, possono essere nati o peggiorati dei problemi nelle relazioni intime, potrebbero essere aumentati i conflitti, ci si potrebbe spesso sentire arrabbiati oppure essere aggressivi in situazioni anche solo di lieve disagio.

Tutte queste emozioni non scompariranno se non gli daremo il giusto spazio, è importante darsi la possibilità di esprimere ciò che si prova. Inoltre, è importante imparare a “staccare il pensiero” che non significa ignorare le emozioni esperite, ma dargli un significato per lasciarle andare e permettere alla mente di avere il tempo di ricaricarsi.

INFINE, IL CONSIGLIO PIU’ IMPORTANTE

  • 3. Chiedere aiuto

Se a un certo punto si ha la sensazione di perdere il controllo, che le emozioni provate siano eccessivamente disturbanti, se sentite che la situazione sta diventando ingestibile, è possibile chiedere aiuto e rivolgersi a uno specialista per un percorso di aiuto.

Lo psicologo può aiutare a dare un nome al mare di emozioni che stai provando e a dargli un senso, accogliendolo e aiutandoti ad affrontare questo momento di difficoltà e di stress, ristabilendo o ritrovando il proprio equilibrio.

Aprendosi a tutte queste nuove emozioni è possibile scoprire anche in questo momento così particolare degli aspetti positivi che vanno riconosciuti e valorizzati.

In questa fase molte strutture e molti professionisti offrono percorsi psicologici a tariffe agevolate per andare incontro alle esigenze anche economiche di questo periodo. Inoltre, molti professionisti svolgono le terapie anche online per garantire il massimo della sicurezza.

Quindi, non aspettare: se qualcosa nella tua vita non sta funzionando come dovrebbe, se non ti senti bene, sei confuso, hai bisogno di chiarirti le idee, informati per effettuare un primo colloquio potrai così analizzare insieme a un esperto cosa ti sta accadendo e qual è il percorso più adatto a te.

Se vuoi prendere appuntamento con me, puoi chiamare il numero 340.711.63.23, inviare una mail a info@marescalaura.it oppure compilare il form

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