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Laura Maresca - Psicologa Roma

pisicologia

Psico-consigli per sopravvivere al Natale


Articolo semi-serio per sopravvivere alle feste natalizie ed arrivare “vivi” al 7 Gennaio. Infatti, non per tutti le feste natalizie sono un momento atteso, che riempie di gioia con le sue luci e la sua magia; spesso e per vari motivi il Natale può diventare una festa che aumenta l’ansia, la depressione e soprattutto lo stress.

Non c’entra essere più vicini allo spirito del Grinch che non all’entusiasmo dei bambini, anche se sicuramente questo ha la sua influenza, ma soprattutto influisce la pressione sociale, la corsa per i regali, l’ansia per i menù, l’agenda piena di cenoni e di parenti, l’accontentare tutti e non saper dire di no. Tutto questo fa diventare il Natale un evento molto stressante.

E quindi, come sopravvivere a tutto questo? Fermandoci in anticipo a riflettere su cosa ci fa provare disagio o ansia, capire quali situazioni ogni anno ci provocano malessere, scoprire cosa fare per modificarle, attutirle o evitarle. Ma più importante di tutto è dedicare attenzione al proprio corpo che sicuramente ci segnalerà il disagio emotivo con vari sintomi. Non sempre infatti il mal di testa, la nausea, i disturbi digestivi, il mal di stomaco, ecc. sono dettati solo dall’alimentazione incontrollata, ma spesso questi sintomi sono collegati a delle emozioni che ci stanno chiaramente dicendo che una determinata persona o situazione proprio non riusciamo a digerirla.


Il motivo più frequente per cui le festività sono vissute con ansia è il sapere di dover andare incontro a cene e incontri con alcuni parenti con cui potremmo non avere sintonia. Il grande Totò diceva che i parenti sono come le scarpe, più sono stretti più fanno male. Mai frase più vera! Durante i tanto temuti pranzi e cene siamo costretti a confrontarci con familiari che non vediamo mai (e forse un motivo ci sarà…), con parenti che vediamo spesso (e magari preferiremmo non vedere…), famiglie allargate, figli di precedenti matrimoni, ex coniugi, futuri parenti… In pratica il Natale è la festa della Famiglia per eccellenza, dove si riunisce la propria famiglia attuale, con quella di origine, con nuovi e vecchi dissapori, spesso con il ricordo di chi non c’è più, oppure con il dolore di un divorzio o di una separazione. Non è facile sopravvivere a tutto questo. L’unica cosa che si può fare è evitare le situazioni e gli incontri non graditi, e quando proprio non è possibile cerchiamo di limitare i danni, magari dedicandoci del tempo.

Con il tema famiglia va a braccetto il tema “perfezione”, soprattutto se si decide di festeggiare a casa propria. Tutto deve essere perfetto, la casa, gli addobbi, il pasto, i vestiti; si scatena una forte ansia da prestazione per fare bella figura con i familiari. Ma è proprio necessaria tutta questa attenzione alle apparenze? È più probabile che sotto questa patina dorata, fatta di apparenza e sorrisi forzati, vogliamo nascondere qualcosa. Puntiamo allora a far in modo di star bene insieme, cercando di affrontare i problemi non risolti con i familiari, cogliendo magari l’occasione per un dialogo aperto e sincero e forse servirà meno Gaviscon per il bruciore di stomaco…

Da quest’anno potremmo non recitare un copione, in cui ci mostriamo felici e sereni come gli altri si aspettano, e soprattutto potremmo proprio non mostrarci per quello che gli altri pensano di noi. Rompere la recita e mostrarsi per quello che si è, anche se si assomiglia a zio Scrooge. Quindi, innanzitutto, chiediamoci cosa ci rende nervosi, infelici, ansiosi, stressati, ma non per assecondare gli altri, ma per prendere in mano la nostra vita e ridarle la giusta direzione.


E proprio in questa giusta direzione, che ne dite di prendersi un po’ di tempo da dedicare al proprio rapporto di coppia? Organizzare del tempo da trascorrere solo con il partner (e al diavolo l’invito per il thè della prozia!), uscire insieme, coltivare le proprie passioni, intensificare i rapporti sessuali. In pratica guardarsi nuovamente negli occhi… ammettetelo, da quanto è che non guardate il vostro partner negli occhi, presi da mille impegni, dallo stress lavorativo prima e poi organizzativo delle feste? Le relazioni spesso falliscono proprio a causa di questo, non ci si dedica del tempo esclusivo e alla fine ci si trova di fronte un estraneo con cui non si condivide più nulla. Sfruttiamo allora questo tempo di festa per comunicare di più, per ridere di più insieme, per ritrovare la complicità.

E se ci sono i figli 24 ore su 24? Organizzazione è la parola d’ordine. Perché per stare bene e ricaricarsi servirà del tempo da trascorrere solo con il partner, del tempo da dedicare esclusivamente ai figli e infine anche del tempo per stare finalmente tutti insieme, senza correre da una attività all’altra, da un compito all’altro. Quindi, stacchiamo la spina e concediamoci un po’ di relax e di tempo senza regole, sfruttiamo la prozia come baby-sitter per i bambini e poi scegliamo con i nostri figli delle attività da fare insieme.

Volenti o nolenti, arrivati a fine anno è tempo di fare il bilancio, quasi senza accorgersene, complici anche i momenti di pausa, salvo poi provare un senso di tristezza o di ansia che ci pervade. Meglio allora cogliere intenzionalmente l’occasione per fare il punto della situazione: cosa siamo riusciti a realizzare, cosa non abbiamo realizzato, cosa abbiamo perso, quali novità entusiasmanti sono entrate nella nostra vita. Spesso, purtroppo, proprio le aspettative deluse predispongono a provare una depressione natalizia, una tristezza che sconfigge la felice atmosfera tipica del Natale. Parola d’ordine allora è perdono: perdonare sé stessi per gli errori commessi, per gli obiettivi non raggiunti.

Far diventare le feste un’occasione per rivedere i propri obiettivi, aggiustare il tiro dove è possibile, eliminare ciò che ci fa male, ridefinire la priorità, ricordarsi dei propri successi per ritrovare fiducia in sé stessi, dedicare del tempo per se stessi, al partner e ai figli, ricaricarsi per prepararsi a un nuovo anno con i suo relativi buoni propositi.

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