Blog

Laura Maresca - Psicologa Roma

Buoni propositi

SETTEMBRE MESE DEI BUONI PROPOSITI

SETTEMBRE MESE DEI BUONI PROPOSITI

Settembre, il mese in cui autunno ed estate si mescolano; sentiamo ancora il profumo di vacanze ma siamo pronti (o quasi) a tornare tra i banchi di scuola (o a lavoro). Le giornate sono tiepide e iniziano ad albeggiare i caldi colori dell’autunno.

Settembre è il mese del “nuovo inizio”, un po’ come gennaio. Ed è in questo momento che si pensa ad una lista di buoni propositi: si comincia dal “mi metto a dieta”, “mi iscrivo al corso di tango”, “inizio a studiare una nuova lingua” per proseguire con “quest’anno inizio una alimentazione più sana”, “leggerò di più”, per finire con “non permetterò a nessuno di farmi soffrire ancora, cambio vita”, “mi allontanerò dal mio passato”.

Grandi e piccoli propositi, buone intenzioni che arrivano grazie alla carica estiva regalata dai bei momenti trascorsi. Ma spesso il periodo in cui ci si impegna veramente nel raggiungimento degli obiettivi non dura molto, ed ecco che finisce l’effetto della “carica estiva” per lasciare spazio alle solite abitudini… così gli ennesimi buoni propositi verranno nuovamente spostati da settembre a gennaio per poi rimandarli all’estate successiva… Lo scoraggiamento è dietro l’angolo, ma allora come non far diventare parole al vento i buoni propositi che ci poniamo?

Il destino dei buoni propositi è contenuto nelle parole che usiamo: il proposito è un’intenzione, un desiderio. Meglio utilizzare un termine più pratico e concreto: obiettivo. A differenza del proposito l’obiettivo si fissa e per essere definito tale deve essere S.M.A.R.T. acronimo di:

  • Specifico: deve essere chiaro, invece di un generico “mi iscriverò in palestra” è preferibile un “andrò in palestra due volte a settimana”;
  • Misurabile: deve poter verificare se raggiungi il tuo obiettivo, sostituisci il “perderò peso” con “perderò 2 chili in un mese”. Potrai verificare costantemente i risultati che stai ottenendo;
  • Attuabile: deve essere un obiettivo realistico e realizzabile nel tuo contesto;
  • Realizzabile: stimolante ma non irraggiungibile, “cambiare lavoro” è un obiettivo generico, “cercare seriamente un nuovo lavoro o cercare di ottenere un piccolo aumento” è un obiettivo realizzabile; meglio un solo obiettivo raggiunto che tanti falliti,
  • Tempificato: datti del tempo, verifica i risultati e se non sei riuscito a ottenere ciò che volevi fermati e modifica l’obiettivo.

Perché è così difficile mantenere i buoni propositi?

Perché il nostro cervello è abitudinario, è più facile ripetere qualcosa che già si conosce che non istaurare una nuova abitudine. Tramutare un proponimento in un abitudine significa fare piccoli passi, aiutarsi con dei piccoli ma frequenti rinforzi, consolidarli ripetendoli per aiutare il cervello a memorizzare il cambiamento. Ecco che così il buon proposito diventa concreta abitudine.

Cosa possiamo fare noi per aiutarci in questo cambiamento?

  • Identifica il tuo obiettivo: cerca di capire cosa veramente vuoi modificare, meglio pochi obiettivi raggiunti che molti falliti.
  • Trova la tua motivazione: la motivazione è il punto essenziale per iniziare qualsiasi nuovo percorso
  • Pianifica il cambiamento
  • Preparati a tenere duro: non sempre sarà facile, ci saranno dei momenti difficili, momenti in cui vorrai mollare, ma se resisti abbastanza il risultato finale ti ripagherà di tutti i tuoi sforzi.


Cambiare implica fatica. La vostra determinazione e la pazienza sono l’ingrediente principale, fidatevi di voi stessi e della vostra capacità di farcela. Se siete in difficoltà nel raggiungere un vostro obiettivo potete sempre chiedere la consulenza di un professionista che vi aiuterà a individuare la strada migliore per voi o semplicemente vi potrà dare dei suggerimenti se trovate delle difficoltà. Per esempio, se non volete fallire l’ennesima dieta potete rivolgervi a un nutrizionista, oppure potreste cercare un personal trainer che vi guiderà nei vostri allenamenti in palestra.


Quando gli obiettivi proposti riguardano il cambiamento di se stessi, per arrivare ad un miglior benessere, un percorso di consulenza psicologica può essere di supporto per riuscire a comprendersi meglio e a modificare di conseguenza aspetti della propria vita o di se stessi.

Condividi:

Write a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ansia paura panico

Ansia, paura, panico, epidemia: il coronavirus

la paura del contagio e dell'epidemia sono antiche..la pandemia del coronavirus ci costringe ha convivere con una serie di …

disabilità intellettiva

La Disabilità Intellettiva (Ritardo Mentale)

La Disabilità Intellettiva fa riferimento a diverse realtà complesse che hanno in comune la presenza di capacità intellettive …